Il paziente con tumore testicolare: gestione clinica

Il paziente con tumore testicolare: gestione clinica.

Epidemiologia ed eziologia

Il tumore del testicolo rappresenta l'1% dei tumori del sesso maschile nella fascia di età che compresa tra i 30 ai 40 anni. L'istotipo preponderante e quello germinale (90% dei casi). I fattori di rischio specifici per il suo sviluppo sono primariamente la disgenesia testicolare (criptorchidismo, ipospadia, stato di ridotta fertilità), una storia familiare di cancro al testicolo o presenza di un tumore in situ di tipo germinale nel testicolo controlaterale.

Istotipi tumorali

I principali istotipi sono rappresentati dai tumori a cellule germinali, dai tumori a cellule germinali non correlati alle neoplasie a cellule germinali in situ, dai tumori stromali e del funicolo spermatico e da una miscellanea di tumori stromali non riconducibili alle precedenti categorie [1].

Diagnosi

La diagnosi clinica del tumore al testicolo si basa inizialmente sulla palpazione del testicolo. In caso di sospetto clinico è necessario eseguire un'ecografia di entrambi i testicoli [2]. I soggetti con storia familiare di cancro al testicolo, come anche i loro familiari di primo grado, dovrebbero eseguire un'auto-palpazione testicolare per l'individuazione precoce della malattia [Grado di Raccomandazione (GR) A] [2].

Marcatori sierici

Tra i marcatori ematici quelli più utili ai fini clinici sono l' alfa-feto-proteina, la gonadotropina corionica umana (hCG) e la lattico deidrigenasi. (GR A) [2]...

Tumore_testicolare_gestione_clinica.pdf

Dosaggi ormonali: Il ruolo del testosterone libero: quando e perché richiederlo ? Come calcolarlo ?

Dosaggi ormonali: Il ruolo del testosterone libero: quando e perché richiederlo ? Come calcolarlo ?

L’ipogonadismo maschile è una condizione clinica caratterizzata da un difetto della funzione testicolare con ridotta produzione di testosterone (T) (deficit androgenico) e/o spermatozoi (infertilità) causato da un’alterazione a uno o più livelli dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo. I principali sintomi di ipogonadismo sono riportati nella Tabella 1.

Tabella 1. Principali sintomi e segni di ipogonadismo a insorgenza pre- o post-puberale,

Ipogonadismo in età prepuberale Ipogonadismo in età postpuberale
Mancato o ridotto sviluppo dei caratteri sessuali secondari Riduzione progressiva massa muscolare
Criptorchidismo Calo della libido
Arti superiori e inferiori non proporzionati Disfunzione erettile
Ginecomastia Riduzione delle erezioni notturne
Massa muscolare ridotta Aumento del grasso viscerale
  Oligo-azoospermia
  Vampate di calore
  Riduzione della concentrazione
  Riduzione della densità minerale ossea

La misurazione dei livelli sierici di testosterone totale (TT) è quindi indispensabile nell’iter diagnostico di sospetto ipogonadismo. A tal fine, le principali linee-guida ne raccomandano il dosaggio al mattino, a causa delle variazioni circadiane dei livelli di T, e con un saggio affidabile e in condizioni di digiuno (Khera et al., 2016). La maggior parte del testosterone circola nel sangue legato alla SHBG e all’albumina: solo lo 0.5-3% del testosterone circolante non è legato (libero). Pertanto i valori sierici di TT possono risultare alterati anche in tutte quelle condizioni che causano variazioni in eccesso o in difetto della produzione di SHBG (Tab. 2)...

Testosterone_libero_come_calcolarlo.pdf

 

Terapia sostitutiva nell'ipogonadismo: il paziente giovane

Terapia sostitutiva nell'ipogonadismo: il paziente giovane

L'ipogonadismo maschile è caratterizzato da una ridotta produzione di testosterone (T) da parte del testicolo, dovuta ad una compromissione a livello testicolare (ipogonadismo primario o ipergonadotropo) o centrale, a carico dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicolo (ipogonadismo secondario o ipogonadotropo). Il quadro clinico che consegue all’ipogonadismo, è condizionato dall’età di insorgenza, pre-puberale o post-puberale. Infatti, mentre in quest'ultima evenienza il soggetto ha già sviluppato i caratteri sessuali primari e secondari, nell'ipogonadismo ad insorgenza pre-puberale il quadro clinico è dominato dalla mancanza dello sviluppo puberale. Queste condizioni presentano caratteristiche fenotipiche peculiari, differenti in base all’epoca di insorgenza (Tabella 1)...

Terapia_sostitutiva_ipogonadismo_giovane.pdf

 

Terapia sostitutiva nell'ipogonadismo: il paziente anziano

Terapia sostitutiva nell'ipogonadismo: il paziente anziano

Dati provenienti da numerosi studi epidemiologici dimostrano che, con l'andare avanti dell'età, i livelli di testosterone (T) nell'uomo vanno incontro ad una progressiva riduzione. Dati dello studio multicentrico europeo European Male Aging Study (EMAS), che ha coinvolto più di 3000 uomini di età compresa tra i 40 e i 70 anni, hanno mostrato che i livelli di T totale e libero si riducono rispettivamente dello 0.4% e dell’1.3% annualmente. Questa riduzione è piuttosto modesta e soltanto una percentuale relativamente bassa di uomini durante l’invecchiamento raggiunge valori al di sotto delle soglie considerate patologiche. Oltre all’invecchiamento, l’obesità e le patologie croniche influiscono in maniera rilevante sulla riduzione dei livelli di T.

Con il termine “Late Onset Hypogonadism” (LOH), ci si riferisce ad una riduzione dei livelli di T al di sotto dei valori di norma che si viene a verificare nel soggetto di mezza età o anziano. La definizione di LOH è però molto discussa. Tutte le società scientifiche concordano sul fatto che i bassi livelli di T si debbano accompagnare alla presenza di almeno un sintomo di ipogonadismo, ma non c'è accordo né su quale sia il livello soglia al di sotto del quale il T si debba considerare basso, né quali e quanti siano i sintomi necessari per definire l'ipogonadismo.

Le raccomandazioni sulla diagnosi e terapia dell’LOH provenienti dalla commissione congiunta di cinque grandi società scientifiche…

Terapia_sostitutiva_ipogonadismo_anziano.pdf