Infertilità in Sicilia orientale, a rischio un maschio su quattro

Allerta sul problema dell’infertilità maschile: necessario recuperare la cultura della prevenzione primaria.

Un’indagine condotta da un’equipe di scienziati catanesi lancia un’allerta sul problema dell’infertilità maschile e sulla necessità di recuperare la cultura della prevenzione primaria. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa Journal of Clinical Medicine, rileva un progressivo calo del numero di spermatozoi nel liquido seminale dei maschi della Sicilia orientale. Molto spesso un giovane a 18 anni ha già fatto il primo elettrocardiogramma ma non si è ancora sottoposto ad una valutazione orchidometrica essenziale per la corretta stima del volume testicolare, un parametro strettamente legato alla fertilità.

Critico declino del numero di spermatozoi tra gli uomini della Sicilia orientale

Critico declino del numero di spermatozoi tra gli uomini della Sicilia orientale

Lo dimostra uno studio condotto dalla Scuola di Endocrinologia del Policlinico di Catania La conta spermatica tra gli uomini in epoca fertile della Sicilia orientale si riduce progressivamente. Lo dimostrano i risultati di uno studio - dal titolo Temporal Trend of Conventional Sperm Parameters in a Sicilian Population in the Decade 2011–2020 pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Journal of Clinical Medicine – condotto dall’Unità Operativa Complessa di Endocrinologia, Malattie del Ricambio e della Nutrizione del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania (presidio ospedaliero Policlinico “Rodolico – San Marco”). I risultati, esitati in un lavoro di tesi di laurea sperimentale del dott. Carmelo Gusmano (tutor il prof. Sandro La Vignera dell’Università di Catania, collaborato dalla dott.ssa Rossella Cannarella, endocrinologo esperto in biostatistica applicata alle patologie del sistema endocrino e dalla prof.ssa Rosita A. Condorelli, endocrinologo esperto nel campo della Endocrinologia della riproduzione) per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia confermano la riduzione del numero di spermatozoi nel liquido seminale di un campione popolazionistico rappresentativo della Sicilia orientale nel quinquennio 2016-2020, rispetto a quello precedente...

Infertilità maschile: prevenire l’insorgenza dell’ipogonadismo

Ormai da oltre un decennio le evidenze scientifiche confermano che in quasi la metà dei casi di infertilità di coppia la componente maschile ne è causa o concausa.

Questa consapevolezza ha progressivamente determinato un mutato approccio nei riguardi della problematica, con ripercussioni di tipo clinico e culturale.

Anche il vissuto dei pazienti ha subito modifiche delle dinamiche psico-relazionali: una volta era sempre e soltanto la donna ad essere osservata sul piano diagnostico, oggi la comunità scientifica sa bene che l’uomo rappresenta l’altro anello debole della catena.

Un passo avanti determinante in questo senso è stato compiuto con l’applicazione su larga scala delle procedure di fecondazione in vitro, in grado di risolvere anche i casi di infertilità maschile più severi (nei casi di azoospermia mediante recupero di spermatozoi dal testicolo finalizzato a ICSI; nei casi di bassissime concentrazioni di spermatozoi mediante diretto ricorso a ICSI)...

R&S Ricerca&Salute: Infertilità maschile: prevenire l’insorgenza dell’ipogonadismo

Contraccezione ormonale e funzione tiroidea

Le patologie della tiroide sono particolarmente frequenti, sopratutto nel sesso femminile.

La tiroide sintetizza e rilascia due ormoni, detti tiroxina (T4) e tri-iodio-tironina (T3), entrambi contenenti iodio.

La loro sintesi e secrezione avviene mediante la stimolazione da parte dell’ormone tireostimolante (TSH) prodotto dall’ipofisi.

Gli ormoni tiroidei influenzano numerosi organi ed apparati, come il sistema cardiocircolatorio, il sistema nervoso, l’apparato gastrointestinale, e vari processi fisiologici, tra cui il metabolismo cellulare, la termoregolazione, l’emopoiesi...

R&S Ricerca&Salute: Contraccezione ormonale e funzione tiroidea

Metformina e tiroide: impatto sui livelli di TSH

Le patologie tiroidee, l’obesità e il diabete mellito rappresentano le endocrinopatie più frequentemente diagnosticate. 

 

Le patologie tiroidee, obesità e diabete mellito possono essere presenti in concomitanza nello stesso soggetto e, in particolare, la prevalenza dell’ipotiroidismo in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 è stata stimata pari al 10-15%.

 

La prescrizione di farmaci insulino-sensibilizzanti, primo fra tutti la metformina, non è quindi infrequente tra i pazienti con ipotiroidismo, gozzo o tireopatia nodulare...

 

R&S Ricerca&Salute: Metformina e tiroide: impatto sui livelli di TSH